giovedì 23 ottobre 2014

Italia: Avanti cosi non va...



Da: Prestitimutuionline.com

L’ Eurostat ha reso pubblici i dati relativi alla spesa pubblica italiana, nel secondo trimestre dell’ anno, ha toccato quota 2.168.855 miliardi di euro ovvero il 133,8% del pil.
Lo scorso trimestre l’ammontare della spesa pubblica era pari al 130,7% del prodotto interno lordo, nel secondo trimestre invece la spesa è aumenta del 3,1%.

Oltre alla spesa pubblica eccessiva l’ Italia dovrà far fronte anche al pericolo deflazione, questo è quanto sostiene Standard & Poor's in un suo recente report sul Bel Paese.
La bassa inflazione non è un problema solo italiano, ma riguarda anche paesi come Grecia, Spagna e Belgio. Il pericolo di una bassa inflazione è quello di attivare una ulteriore propensione al risparmio delle famiglie, portando cosi un calo dei consumi e di investimenti, portando cosi ad una spirale deflazionistica dei prezzi.

Secondo Standard & Poor's neanche un aumento della spesa pubblica tedesca pari all’ 1% porterebbe un effetto tangigile sulle economi di Spagna Italia e Francia, le quale segnerebbero un aumento del proprio Pil del 0,1%, 0,2%.

Questo significa che nessuna delle economie europee è uscita dalla crisi, anzi si prospetta che il periodo di bassa crescita si possa protrarre ancora, a causa del calo della leva finanziaria globale che ogni trimestre rallenta sempre di più. La politica monetaria secondo Standard & Poor's può aiutare nello stabilizzare le economie nel breve tempo, ma può danneggiarle nel lungo periodo se si abbassa la guardia in materia.

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