lunedì 20 aprile 2015

Mutui in aumento grazie alla surroga


http://prestitimutuionline.com/news/488/71/Mutui-in-aumento-grazie-alla-surroga.html

Secondo l’ultimo rapporto dell’ Abi le erogazioni dei mutui sembrano essere aumentate, infatti per i mutui destinati all’ acquisto della prima casa sono cresciuti del 42,4% rispetto aprile 2014.
Questo aumento delle erogazioni di nuovi mutui è dato dal quantitative easing voluto dalla Banca Centrale Europea che ha immesso nuova liquidità nel circuito bancario con lo scopo di far ripartire la ripresa del credito da parte delle famiglie e delle aziende.
Inoltre grazie ai bassi tassi legati all’ Euribor e all’ Euris, secondo gli analisti i mutui rimarranno molto convenienti per tutto l’ anno ancora, rendendo sempre più conveniente il costo dei mutui.

Grazie a questo meccanismo le banche dal canto loro sono tornate a farsi concorrenza proponendo ai consumatori diverse offerte molto competitive tra loro, questo è dato sopratutto per il settore delle surroghe del mutuo che permette ai mutuatari di poter scegliere quale finanziamento sia più conveniente in base alle proprie capacità economiche.

Arrivano numerosi novità anche sul fronte dei tassi, infatti dopo numerosi anni dove i tassi dei mutui predominanti erano quelli a tasso variabile, da qualche mese le cose sono cambiate, infatti solo nei primi tre mesi del 2015 i mutui a tasso fisso sono il 53% contro il 47 % dei mutui a tasso variabile.
Questo cambiamento è dato sopratutto dal fenomeno dei mutui per surroga che attualmente rappresentano il 62% dell’ attuale mercato dei mutui.
Questa autentica “migrazione” dal vecchio al nuovo mutuo, servirebbe ai mutuatari per ottenere una stabilità economica, approfittando  cosi dell’ Euris che sta facendo registrare valori ai minimi storici, situazione che forse in futuro non si ripeterà più.
Con questa situazione si metterebbe al riparo il proprio mutuo dalle oscillazioni dei tassi in futuro potendo cosi risparmiare sulla rata del mutuo.


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venerdì 17 aprile 2015

Mercato dell' auto in aumento, come i prestiti per acquistarne una



http://prestitimutuionline.com/news/487/71/Mecato-dell-auto-in-aumento-come-i-prestiti-per-acquistarne-una.html

Il primo trimestre del 2015 rivela che le immatricolazioni di auto sono aumentate in tutto il continente e tra questi ci sono anche tanti italiani che si stanno muovendo per sostituire la loro vecchia auto.
 Tra questi ci sono molti che preferiscono comprare un auto usata piuttosto di comprarne una nuova di zecca e decidono di comprarla a rate ricorrendo a un prestito personale in linea con le loro possibilità.

Secondo i dati raccolti dal nostro osservatorio di Prestiti Mutui Online a gennaio le richieste di prestiti personali per l’ acquisto di un auto usata sono stati il 22,5% in più rispetto al secondo semestre dell’ anno precedente. In aumento sono stati anche i prestiti personali erogati appositamente per l’ acquisto dell’ auto e questi sono cresciuti oltre il 25% rispetto ai precedenti sei mesi.

Il prestito personale per l’ acquisto di un auto usata si conferma uno dei prestiti più in voga per gli italiani. Richiedendo un prestito personale per acquistare un auto i consumatori hanno il vantaggio di concludere l’ acquisto in comodo rate mensili senza spendere tutto il tesoretto in un unica soluzione.
La richiesta di un prestito personale per l’ acquisto di un auto usata è seconda solamente  ai prestiti richiesti per la ristrutturazione della casa.
I prestiti personali richiesti per ristrutturare casa e acquistare un auto sfiorano il 60% del totale dei prestiti richiesti nel primo trimestre del 2015.

Se dopo tanto tempo hai deciso di cambiare la tua auto e per varie motivazioni non puoi disporre della somma necessaria per poterne acquistare una nuova, non ti preoccupare !!!
Com Prestiti Mutui Online puoi richiedere un prestiti per l’ acquisto dell’ auto fino a 60.000 euro, basta richiedere un Preventivo Gratuito sulla Home del nostro sito.
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giovedì 16 aprile 2015

La sospensione dei mutui ? Una mazzata che famiglie ed imprenditori non si aspettavano di ricevere

http://prestitimutuionline.com/news/486/71/La-sospensione-dei-mutui-Una-mazzata-che-famiglie-ed-imprenditori-non-si-aspettavano-di-ricevere.html

Per chi ha acceso un mutuo sperando di usufruire della sospensione del mutuo per tre anni, secondo la normativa presente nella legge di stabilità si sbagliava, infatti l’ Abi sembra proprio non pensarla alla stessa maniera.
Dal primo aprile infatti è nato “l’ accordo per il credito” tra Abi e associazione dei consumatori, questo accordo è nato con la volontà di ridisegnare in maniera più definita i termini e le condizioni di sospensione del mutuo. A tutti più che un accordo sembra un vero e proprio compromesso.

Per effetto di questo compromesso le aspettative degli italiani si sono arenate, subendo cosi un vero e proprio ridimensionamento visto i termini poco “convenienti” dell’ accordo.
Uno dei principali punti cardine dell’ accordo è stato modificato pesantemente, si tratta del periodo di sospensione del mutuo che dai 3 anni che si pensava, sono diventati 12 mesi di sospensione del mutuo con la possibilità di una proroga di un anno a discrezione della banca.
Si riducono anche coloro che possono accedere a questa sospensione, infatti potranno accedere alla sospensione aziende che non presentano una situazione economica troppo compromessa.

Nonostante questa stretta, gli istituti di credito garantiscono che le richieste verranno esaminate singolarmente e scrupolosamente una ad una.
L’ esito della risposta da parte dell’ istituto di credito dovrà avvenire entro 30 giorni dalla ricezione della domanda di sospensione, proprio come è stato prestabilito nell’ accordo.
Resta ancora da definire quali criteri si devono possedere per accedere alla sospensione del mutuo, rendendo chiara la metodologia e le tempistiche.

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venerdì 10 aprile 2015

Banca d' Italia: Prestiti erogati ancora con il segno meno

 

 

http://prestitimutuionline.com/news/484/71/Banca-d-Italia-Prestiti-erogati-ancora-con-il-segno-meno.html


Secondo Banca d’ Italia i prestiti delle banche al settore privato ha fatto registrare una contrazione del 2% su base annua. Solo nel mese del gennaio i prestiti al settore privato sono diminuiti del 1,8%.
Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie invece sono calati dello 0,4%, calcolati sempre su base  annua. A subire maggiormente di questo credit cruch da parte delle banche sono le società non finanziarie che hanno subito un calo delle erogazioni di prestiti per il 3%.
Le sofferenze bancarie sono risultate in aumento pari al 15,3%.

Nel mese di febbraio i tassi sui mutui sono rimasti invariati, stabili al 3,01%.
I tassi sulle nuove erogazioni di prestiti destinati al consumo sono risultati all’8,64%, 0,7% in meno rispetto al mese di gennaio.
I tassi d’ interesse applicati a prestiti a società non finanziarie, con importo fino a 1 milione di euro sono al 3,26%, mentre quelli sui nuovi prestiti erogati con importi superiore al milione di euro il tasso applicato è dell’ 1,83%.
Per quanto riguarda i tassi passivi sui depositi ammontano in media allo 0,66%, lo 0,1% in meno rispetto al mese precedente.

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giovedì 9 aprile 2015

Calano le erogazioni dei mutui e scende anche il valore degli immobili



http://prestitimutuionline.com/news/483/71/Calano-le-erogazioni-dei-mutui-e-scende-anche-il-valore-degli-immobili.html

Sono parecchie le conseguenze che derivano dalla mancata concessioni di nuovi mutui, una di queste è il calo del valore degli immobili, questo trend ormai è in continua ascesa da oltre tre anni.
Nell’ ultimo trimestre del 2014 l’ Istat ha calcolato il calo del valore degli immobili che si attesta
 a - 0,8% e - 2,9% nel 2013.
Per la prima volta da quando è stato creato questo indice, i prezzi degli immobili risultano essere al di sotto dei prezzi del 2010.

L’ anno scorso i prezzi delle case hanno subito in media un calo del valore 4,2% rispetto il 2013.
Nonostante l’ aumento del 3,6% delle compravendite nel 2014 e il calo del valore delle abitazioni, circa dell’ 11,5% il mercato immobiliare resta ancora in una situazione di stallo permanente.
A questo punto è possibile raffrontare il mercato dei mutui con i prezzi degli immobili.
Secondo i dati del Codacons la riduzione del valore delle case nel 2014 viene direttamente determinata dal crollo delle erogazioni dei mutui da parte banche.
Sempre secondo il Codacons le banche italiane hanno ridotto i mutui del 72% per l’ acquisto di nuove abitazioni, passando da 62,7 miliardi del 2007 ai 17,6 miliardi erogati nel 2013.

Il 2014 si è aperto con i migliori auspici facendo registrare un leggerissima inversione di tendenza, purtroppo insufficiente a consentire la ripresa dell’ intero mercato immobiliare.
Meno mutui erogati significa meno compravendite, meno compravendite significa pesanti conseguenze sui prezzi delle abitazioni.
Anche se i prezzi continuano a scendere rimane il problema nell’ accedere a un mutuo, questo perchè non vengono più concessi mutui, sopratutto per il difficile “iter” di garanzie che al giorno d’ oggi le banche richiedono, conseguenza che sempre meno coppie giovani, single e giovani lavoratori che non dispongono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato possano accedere a un mutuo per acquistare casa.

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martedì 7 aprile 2015

Prestiti per gli over 60. Ecco come fare



http://prestitimutuionline.com/news/482/71/Prestiti-per-gli-over-60-Ecco-come-fare.html

Nella seconda metà dell’anno una richiesta su 10 per ottenere un prestiti personale è arrivata da un over 60. La cifra media richiesta è poco superiore ai 13.000 euro, la modalità di rimborso adottata per restituire il prestito è quella della cessione del quinto della pensione e viene richiesta per il 36% dei casi.

Un recente studio ha rilevato su un campione di 30.000 domande di prestito personale, che oltre il 9% di queste sono state presentate da cittadini over 60.
La principale motivazione che ha spinto a richiedere un prestito personale è quella di ottenere liquidità immediata oppure ottenere un prestito per ristrutturare casa.

Altre motivazioni che spingono a richiedere un prestito sono prestiti per l’ acquisto di un auto usata, consolidamento debiti, spese mediche oppure per ceriomonie.
Per il 36% delle richieste riguardano un prestito con cessione del quinto della pensione, soluzione molto sicura sia per il debitore e sia per il creditore.

Proprio per gli over 60 da qualche giorno c’è una possibilità in più, infatti il senato ha deliberato l’ approvazione del prestito vitalizio ipotecario che in precedenza era riservato solamente agli over 65.
Con questa tipologia di finanziamento, permette di ottenere liquidità ai proprietari di abitazione di poter accedere a un prestito personale garantito direttamente dall’ iscrizione di un ipoteca su un immobile di proprietà.

Se hai più di sessant’ anni e hai bisogno di liquidità per comprare un auto, ristrutturare casa, acquistare un viaggio e tanto altro ancora Compila il Form e Richiedi un Preventivo Gratuito,
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venerdì 3 aprile 2015

Legge bufala quella sulla sospensione dei mutui



http://prestitimutuionline.com/news/481/71/Legge-bufala-quella-della-sospensione-dei-mutui.html

Prima dell’ ufficialità della legge sulla sospensione dei mutui, si pensava che L’ articolo 1  potesse dare la possibilità a famiglie ed imprese di sospendere il pagamento della quota capitale della rata del mutuo e dei prestiti per il triennio 2015/2017.
Sembrava anche che tutti potessero usufruire di queste agevolazioni, anche chi in passato aveva già usufruito delle sospensioni concordate, ma la realtà non è cosi.
L’ accordo firmato tra Abi e associazione dei consumatori prevede invece nell’ articolo 1 la sospensione della quota capitale del mutuo per un massimo di 1 anno e solamente per una volta nell’ arco dei tre anni che va dal 2015 al 2017.

Chi invece ha già usufruito della sospensione di un prestito e vuole nuovamente sospendere il pagamento può solamente, nel caso in cui questa non supera i 12 mesi e purchè siano trascorsi almeno 2 anni dall’ ultima sospensione per lo stesso prestito o mutuo.
In poche parole chi ha già usufruito della sospensione del mutuo o del prestito per 12 mesi non può più richiedere la sospensione del pagamento.

Nel periodo di sospensione sono comprese anche le rate scadute fino ad un massimo di 90 giorni, precedenti dalla richiesta di sospensione.
In definitiva se le rate sono scadute da più di 90 giorni decade il diritto di richiedere la sospensione del prestito o del mutuo.
Sembra ma non è ancora stato ben definito che la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate per le imprese potrà essere possibile solamente per le attività che saranno in grado di dimostrare alla banca di essere in possesso di concrete garanzie nella ripresa regolare dei pagamenti terminato il periodo di sospensione.

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giovedì 2 aprile 2015

Russia: Problemi con i mutui in rubli



http://prestitimutuionline.com/news/480/71/Russia-Problemi-con-i-mutui-in-rubli.html

Anche in Russia si stanno verificando tempi critici, sopratutto per quella parte di popolazione che ha deciso di accedere a un mutuo. Sono numerosi le conseguenze che con la caduta del valore del rublo  ha portato un allarme inflazionistico.
In questo preciso momento i mutuatari russi si trovano in una situazione molto particolare, ovvero si trovano da pagare rate del mutuo troppo pesanti per le proprie disponibilità economiche, infatti le rate del mutuo in alcuni casi si trovano quasi raddoppiate rispetto alle proiezioni della spesa iniziale.

Proprio per questo motivo i cittadini russi hanno deciso di scendere in piazza e protestare per questo motivo. Nel mese di marzo nel cuore di Mosca, nella nota Piazza Rossa si sono radunti circa 20mila  contestatori per manifestare contro il “malessere sociale” che ha provocato questo inalzamento delle rate dei mutui.
Per limitare il più possibile l’ espandersi di questa rivolta erano state messe a nuovo alcune manovre.
Le manovre messe in campo dal Governo russo però non hanno sortito gli effetti sperati, infatti la Banca Centrale Russa aveva cercato di fornire un preavviso agli istituti di credito russi, ossia quello di applicare ai mutui in rubli il cambio precedente al periodo della crisi.

Il governo russo ha promesso di trovare una soluzione veloce a questo grande problema e ha previsto un iniezione di liquidità pari a una cifra di 290 milioni di euro, con lo scopo di dare una boccata d’ossigeno all’ intero comparto bancario russo.
Da sottolineare che l’ attuale momento non è propriozio al sistema bancario russo, infatti in tempi di crisi il mercato immobiliare russo ha subito uno stallocompleto.
Questo è dato dalla scarsità di disponibilità monetaria, sommati ad alti tassi di interesse che hanno frenato l’offerta di prestiti e mutui.

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lunedì 23 marzo 2015

Il Prestito Ipotecario una soluzione per ottenere subito liquidità



http://prestitimutuionline.com/news/476/71/Il-Prestito-Ipotecario-una-soluzione-per-ottenere-subito-liquidita.html

Da poco il prestito vitalizio ipotecario è legge, infatti la commissione finanze del tesoro del Senato ha approvato la normativa che garantisce una maggiore liquidità ai pensionati in difficoltà economiche oppure con esigenze di spesa.
In poche parole si tratta di un alternativa alla nuda proprietà, che permette a persone over 60 di ottenere un prestito garantito derivante dalla propria abitazione senza però perderne il possesso.

Ma vediamo come funziona questo prestito vitalizio ipotecario.
Un proprietario di un immobile con età superiore a 60 anni chiede un prestito che può essere a tasso fisso o a tasso variabile, la scadenza del prestito non è fissata e non esiste il rimborso tra la quota capitale o le quota interessi del prestito.
Inoltre il proprietario non perde la proprietà dell’ immobile e non è tenuto a lasciare la casa in caso di mancata restituzione del prestito ricevuto.
La banca lascia l’ opportunità ai figli del proprietario di poter recuperare l’ immobile messo a garanzia, rimborsando il credito in un unica soluzione o gradualmente, estinguendo cosi l’ ipoteca sull’ immobile.

Tornando ai tassi d’ interesse, il tasso può variare dal valore ella commerciabilità della casa messa a garanzia e dell’ età del debitore, altro fattore che condiziona il tasso è la presenza di un coniuge che in caso di decesso otterrebbe la proprietà dell’ abitazione.

Il soggetto finanziatore del prestito come ad esempio la banca, può richiedere la soluzione del contratto se il debitore ritarda di pagare la rata mensile per almeno 7 volte anche non consecutivamente.
Altre condizioni che possono originare il rimborso integrale del debito in un unica soluzione sono:

  • In caso di decesso del proprietario che ha ricevuto il finanziamento
  • Se la proprietà o altri diritti di godimento sull'immobile vengono trasferiti, anche solamente in parte;
  • Se si compiono interventi tali da ridurre il valore dell'immobile.

Se durante un anno dal verificarsi di una di queste condizioni il prestito non venisse rimborsato, il creditore ha la possibilità di vendere l’ immobile al valore di mercato, meno il 15% di valore ogni 12 mesi fino al momento della vendita.

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venerdì 20 marzo 2015

"Cattivi Pagatori" un segno indelebile...


http://prestitimutuionline.com/news/475/71/Cattivi-Pagatori-un-segno-indelebile.html

Le conseguenze nell’ essere considerati “cattivi pagatori” comporta numerose grane.
Quindi è bene prestare molta attenzione alle scadenze con banche e finanziarie.
In caso contrario in cui il debitore non dovesse rispettare gli accordi, sul rimborso di un mutuo o di un prestito, la banca o la finanziaria provvederà a segnalare il proprio cliente ai sistemi informativi che vigilano sulle posizioni creditizie dei clienti.

Se si è stati segnalati come “cattivi pagatori”, questo rende tutto molto più difficoltoso la concessione di un nuovo prestito, sia a lunga e a breve durata.
In Italia la banca dati autorizzata a raccogliere queste informazioni è la Centrale Rischi, dove sia persone fisiche che giuridiche possono consultare gratuitamente i dati raccolti.

Per poter accedere a questi dati occorre compilare un apposito modulo presente in qualsiasi filiale, con in allegato la fotocopia del documento d’ identità del richiedente e inviarlo tramite posta elettronica certificata o consegnare la richiesta direttamente agli sportelli.
Il risultato sarà successivamente consegnato dalla Banca d’ Italia tramite  posta certificata.

E’ giusto precisare che la presenza del proprio nome all’ interno del database della centrale rischi non significhi per forza di cose essere cattivi pagatori, perché il sistema contiene tutti i nominativi dei soggetti che hanno contratto un debito con una cifra superiore ai 30.000 euro.
Si diventa cattivi pagatori quando si accertano effettive sofferenze, quindi insolventi.
Lo status di cattivo pagatore rimane per tre mesi di tempo, anche dopo aver saldato il debito contratto.

Situazione diversa per le cosiddette SIC (sistemi di informazione creditizia) che sono la CRIF ed EXPERIAN ecc.
 Queste banche dati private, raccolgono mensilmente tutte le segnalazioni effettuate dalle banche e mettono a disposizione dei proprio clienti un vero e proprio archivio aggiornato della storia creditizia di un cliente.
In questo caso se si salta il pagamento delle rate si viene segnalati in automatico tra gli insolventi, in queste banche dati, una volta segnalati non è più possibile cancellare lo status di cattivo pagatore.

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lunedì 9 marzo 2015

Diminuisce lo spread e aumentano i prestiti a privati ed aziende +0,5%


http://prestitimutuionline.com/news/471/71/Diminuisce-lo-spread-e-aumentano-i-prestiti-a-privati-ed-aziende-0-5.html

Dopo cinque anni il differenziale tra i btp italiani e i bund tedeschi è sceso sotto la soglia dei 100 punti base. Questo trend registra un vero autentico record visto che nel 2011 lo spread aveva toccato la soglia dei 500 punti base, tra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi.
 Con il passare del tempo e l’ attuazione di nuove riforme economiche ha permesso questo aumento della fiducia nel nostro paese che ha fatto diminuire gradualmente il differenziale tra i nostri titoli e quelli tedeschi.
Scendendo sotto quota 100 punti base, il tasso di rendimento è dell’ 1,305% per i titoli decennali.
Uno spread cosi basso porta conseguenze molto positive soprattuto nel mercato del credito.

Con l’ aumento della fiducia da parte degli investitori che ripongono molta fiducia sui titoli di Stato italiani, più in arrivo il programma di quantitative Easing messo in campo dalla Banca Centrale Europea, spingeranno gli istituti di credito italiani ad erogare molto più credito a privati ed aziende
con tassi più contenuti rispetto a quelli correnti.

Con l’ acquisto di Titoli di Stato italiano, da parte della Banca centrale Europea permetterà maggiori disponibilità finanziaria alle banche.
Con questa manovra tutte le banche potranno contare su un tesoretto che potranno destinare a finanziare famiglie e imprese, attraverso l’ erogazione di nuovi prestiti personali e nuovi mutui.
Secondo le ultime analisi di mercato, gli spread attualmente in ribasso permetteranno di applicare tassi di interesse molto più ridotti rispetto a quelli attuali, quindi è prevedibile che durante l’ anno si verifichino miglioramenti delle condizioni economiche del mercato del credito.
Anche la Banca Centrale Europea rileva un primo effetto positivo, infatti i prestiti erogati nella zona euro sono cresciuti dello 0,5%.


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mercoledì 4 marzo 2015

Prestiti : Meno erogazioni più restituzioni



http://prestitimutuionline.com/news/470/71/Meno-erogazioni-piu-restituzioni.html

Da inizio 2011 a oggi gli italiani che hanno restituito i prestiti ricevuti sono maggiori rispetto ai nuovi clienti che hanno ricevuto un nuovo prestito.
Detta in maniera più pratica e precisa, i flussi di restituzione dei prestiti erogati a famiglie ed aziende superano di gran lunga le nuove erogazioni effettuate dalle banche.
Questa tendenza dovrebbe durare nei anche nei prossimi mesi, questo è quello che sostiene l’ Abi, l’ associazione che rappresenta tutto il comparto bancario italiano.
Uno studio della confommercio evidenzia che nonostante la crescita di nuove erogazioni di prestiti nell’ ultimo trimestre del 2014, rimane ancora amplia il divario con il 2011.

A dicembre 2014 l’ intero ammontare dei prestiti erogato dalle banche ammontava a 1.405 miliardi di euro, 11 miliardi in meno rispetto dicembre 2013, ulteriormente inferiore di 107 miliardi a dicembre 2011.
Nel periodo tra il 2011 e il 2014 i prestiti non concessi alle imprese sono stati pari al 9,5%, mentre i prestiti negati alle famiglie ammontano al 3,5%.
Una vera e propria debacle, infatti nel lontano 1998 il credito bancario concesso alle imprese ammontavano al 67%, oggi invece si aggira attorno al 58%.

Attualmente le imprese italiane stanno continuando a rimborsare i propri prestiti pregressi, senza riuscire ad accedere a nuovi prestiti, questo dato evidenzia una mancanza di investimenti sul lungo periodo evidenziando cosi una situazione di mancata crescita.
Stessa situazione appartiene al comparto famiglie, i prestiti ai privati infatti si riducono, oltre ai prestiti anche i mutui erogati alle famiglie hanno subito una netta riduzione delle erogazioni infatti dal 2013 al 2014 sono 2,3 i miliardi in meno che le banche hanno deciso di non prestare.
Anche in questo caso, come ad esempio i prestiti alle aziende i nuovi mutui o prestiti sono inferiori alle rate pagate della famiglie per saldare i debiti.

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lunedì 2 marzo 2015

Boom di richieste di prestito nel mese di gennaio


La richiesta di prestiti nel mese di gennaio è aumentata considerevolmente, lo testimonia il barometro Crif. Quest’ anno le famiglie italiane che hanno richiesto un prestito sono state superiori rispetto a quelle del 2014, ad aumentare non sono solo i prestiti personali ma anche i prestiti personalizzati.

Gennaio 2015 ha registrato un aumento delle richieste di prestito del 6,4% rispetto lo stesso mese del 2014. Le maggiori richieste si sono concentrate sui prestiti finalizzati, i quali sono cresciuti dell’ 8,6%, mentre i prestiti personali sono cresciuti del 3,8%.
L’ importo medio richiesto è di 7.000 euro, 4800 euro per i prestiti finalizzati, mentre 10.000 euro per i prestiti personali. Più della metà delle domande di prestito è stata presentata da clienti con età compresa dai  35 ai 54 anni.

Sono molti gli italiani che ricorrono ai prestiti per coprire piccole spese nel breve periodo, infatti le principali richieste di prestito presentate hanno un importo inferiore a 5000 euro e la durata del prestito è di 1 anno e sei mesi.

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giovedì 26 febbraio 2015

Aumentano i prestiti alle donne, ecco perchè...



http://prestitimutuionline.com/news/467/71/Aumentano-i-prestiti-alle-donne-ecco-perche.html

Secondo un ultimo studio, dedito a verificare  lo stato delle famiglie a livello finanziario, è emerso che gli uomini italiani risultano essere troppo indebitati, proprio per questo motivo al giorno d’oggi sono sempre più donne a richiedere un prestito.
Dal 2011 al 2014 le richieste di prestito avanzate dalle “Signore” è cresciuto del 4,1%, mentre gli uomini hanno visto drasticamente scendere la loro affidabilità dal 71,4% al 67,3%.

Infatti, oggi il pilastro famigliare sono diventate le donne, mamme e più delle volte anche le nonne, le quali avendo una retribuzione fissa, come la pensione risultano essere più affidabili anche di donne in possesso di un contratto di lavoro.
Anche in questo caso aumentano i casi di insolvenza, a oggi le debitrici risulta essere molte di più rispetto al passato. Questo dato è  sintomo che la crisi attanaglia ancora numerosi settori produttivi.
Questo rapporto tra uomo-donna, rappresenta come le famiglie italiane cercano in qualsiasi modo di sfruttando al massimo le fonti economiche a propria disposizione.

E cosi che si capisce il perché di questa corsa al prestito da parte della moglie o delle nonne, al posto del marito o del figlio.
Volendo essere ottimisti e trarre una nota positiva da questa situazione è l’ aumento della partecipazione delle donne al mondo finanziario per quel che concerne prestiti e mutui.
Fino ad oggi i maggiori prestiti concessi alle donne sono stati erogati tramite cessione del quinto dello stipendio.

Ulteriore problema che spinge, sempre più persone a richiedere un di prestito, sono gli stipendi bassi.
Infatti dal 2001 ad oggi le persone che vivono con uno stipendio mensile inferiore a mille euro sono circa il 65,5% della popolazione.
Questo è scaturito dalle formule contrattuali con cui il lavoratore è sottoposto a vivere.
Soprattuto le donne che quasi nella totalità dei casi, sono retribuite meno rispetto ai maschi.

Aumentano anche i debitori stranieri che passano dal 15% al 17% e aumentano anche i dipendenti e pensionati pubblici in difficoltà finanziaria.
Calano invece gli imprenditori e i liberi professionisti in difficoltà, nel 2011 ammontavano al 18% mentre oggi sono al 13%.

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martedì 24 febbraio 2015

Nuovi Prestiti e Mutui per ristrutturae le scuole pubbliche



http://prestitimutuionline.com/news/466/71/Nuovi-Prestiti-e-Mutui-per-ristrutturae-le-scuole-pubbliche.html

Da qualche giorno è entrato in vigore la cosidetta “operazione mutui”, dedita a creare un piano di prestiti per effettuare le docute ristrutturazioni delle scuole pericolanti, con interventi volti a mettere in sicurezza gli edifici pubblici con radicali modifiche come ristrutturazioni, interventi sull’ efficienza energetica e costruzioni di edifici antisismici.

Secondo l’ associazione nazionale dei comuni saranno messi a disposizione delle regioni circa 850 milioni per effettuare questi interventi strutturali.
Ora bisogna solo aspettare che queste risorse vengano trasferite agli enti locali.
In pratica, lo stato italiano mette a disposizione 40 milioni per coprire gli interessi dei mutui a 30 anni.
Secondo l’ Ance (associazione nazionale costruttori edili) nei prossimi tre anni il governo impiegherà risorse per un valore complessivo di 850 milioni di euro.

Il contratto di mutuo può essere stretto con qualsiasi istituto di credito, in particolar modo con la banca europea degli investimenti, la cassa di sviluppo del consiglio d’ Europa e la cassa depositi e prestiti. Rientra nel provvedimento anche il decreto del Fare che stanzia altri 3,5 milioni di euro per finanziare le opere antisismiche.
Questo contributo sarà disponibile anche per altri edifici pubblici che ad oggi non risultano essere più a norma di legge.

Molto spesso in Italia il problema non sono le risorse, ma è la mancata conoscenza di contributi o agevolazioni che sempre più spesso vengono ignorati e di conseguenza si perde la possibilità di migliorare un bene comune come la scuola.
Nonostante questo “spreco” i lavori da effettuare in Italia non mancano, infatti si calcola che gli edifici pubblici che necessitano di ristrutturazioni sono più di 24mila, presenti soprattuto in territorio con elevato rischio sismico e con 6 mila di questi che si trovano in zone con forte rischio idrogeologico

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lunedì 23 febbraio 2015

2015: L' Anno della ripresa per le concessioni di nuovi mutui e prestiti



http://prestitimutuionline.com/news/465/71/2015-L-Anno-della-ripresa-per-la-concessione-di-nuovi-mutui-e-prestiti.html

Il nuovo anno si è aperto con un aumento della domanda dei mutui sia in Italia che nel resto d’ Europa. I dati arrivano direttamente dalla Bce, i quali rivelano una domanda sempre più crescente nel richiedere  nuovi mutui per acquistare immobili.
Un sondaggio famoso come il Bank lending survery, rivela i prestiti che le banche europee hanno concesso durante un trimestre. Nell’ ultimo trimestre dello scorso anno la Bce ha registrato una cospicuo aumento della domanda di prestiti da parte degli istituti bancari dell’ euro zona.
I prestiti secondo le prime indiscrezioni, dovrebbero essere cresciuti anche nei primi due mesi del 2015.

La Bce nel suo ultimo rapporto trimestrale ha rivelato come tutte le banche europee hanno subito un aumento delle richieste dei mutui per l’ acquisto della prima casa.
La domanda di mutui per l’ acquisto della casa è aumentata in Italia, Germania e Olanda mentre si è attenuata lievemente in Spagna, mentre per la Francia la domanda rimane stabile rispetto al precedente trimestre.
I dati del 2014 sottolineano come i mutui per acquistare la prima casa siano aumentati del 19% nell’ ultimo trimestre del 2014.
Oltre un quarto delle banche ha aumentato la quantità dei mutui nei loro paesi, mentre solo il 4% degli istituti di credito europei ha allentato i criteri per la concessione di mutui alle famiglie per l’ acquisto della casa.

Il 2015 quindi dovrebbe essere l’ anno della svolta per quanto riguarda la concessioni di nuovi prestiti e mutui. I principali stati europei a segnare il passo in tema di erogazioni di prestiti e mutui sono stati Italia, Olanda e Germania.
La crescita dei mutui in Italia è sorprendete, infatti nel solo mese di dicembre si è registrato un aumento della crescita dei mutui del 30,6% rispetto lo stesso periodo del 2013.
I prestiti concessi  hanno toccato soglia +15% rispetto sempre il 2013.
Secondo Abi (Associazione banche italiane) il mercato dei mutui nel 2014 è cresciuto del 32,5%, con un ammontare complessivo di 25,2 miliardi di euro, ossia +19 miliardi di euro rispetto al 2013.
I mutui più richiesti nel 2014 sono stati i mutui a tasso variabile con il 77,5% delle nuove erogazioni.
Il 2015 si è aperto bene in tutta l’ Eurozona con un aumento delle domande di mutuo che è cresciuta del 22,6% rispetto lo stesso mese del 2014.
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venerdì 20 febbraio 2015

PRESTITO CAMBIALIZZATO È IL PRESTITO ADATTO A TUTTI


http://prestitimutuionline.com/news/464/71/Prestito-cambializzato-e-il-prestito-adatto-a-tuttti.html

prestiti cambializzati sono disponibili per tutti quei consumatori che hanno a disposizione una busta paga o una pensione da presentare come garanzia all’ istituto di credito che si richiede il prestito.
Possono beneficiare di questo prestito anche lavoratori autonomi, cattivi pagatori, esodati in attesa dell’ età pensionabile e anche i neoassunti.
Per poter ottenere un prestito cambializzato è sufficiente esibire all’ istituto a cui si fa la richiesta di prestito, il CUD, una busta paga che dimostri il TFR accumulato fino a quel momento, in caso non si potesse esibire la busta paga si può comunque richiedere il prestito attraverso la firma di un garante in allegato con un documento di identità. Contemporaneamente alla richiesta di prestito è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita del richiedente che tutelerà entrambi le parti in caso in cui il debitore venisse a mancare durante il periodo del finanziamento.
Questi prestiti generalmente vengono concessi in breve tempo, questo perchè sono garantiti da un titolo esecutivo e possono arrivare fino a un massimo di 60.000 euro.
Questa categoria di prestiti si è molto rivalutata negli ultimi tempi, sopratutto grazie alla crisi che ha ristretto il numero di lavorati che possono contare su un impiego dipendente e a tempo indeterminato.
I maggiori incrementi di prestiti cambializzati si sono registrati nelle regioni del Veneto, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.
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giovedì 19 febbraio 2015

Importi e prestiti in aumento... E' l' anno della svolta?

http://prestitimutuionline.com/news/463/71/Importi-e-prestiti-in-aumento-E-l-anno-della-svolta.html
Con le ultime manovre effettuate dalla Bce che prevede l’erogazione di 60 miliardi di euro al mese per rilanciare l’ econonomia europea, rappresenta un incentivo molto forte per il credito al consumo.
Dai primi mesi del 2015 la ripresa di erogazioni di prestiti e mutui sembra già essere ripartita.
Infatti i finanziamenti più richiesti sono quelli per l’ acquisto dell’ auto, per la ristrutturazione della casa e l’ acquisto di auto usate.
Infatti si è registrato un incremento medio delle erogazioni del 5,5% rispetto lo stesso periodo dell’ anno precedente.
Anche se sono ancora lontani i tempi della pre crisi, dove erogare un prestito o un mutuo risultava essere una semplice procedura. Da inizio anno si percepire qualche segnale di ripresa nel mercato del credito al consumo.
Nel 2014 i dati relativi alle erogazioni di prestiti e mutui non sono stati entusiasmanti, anche se hanno fatto registrare dei miglioramenti rispetto agli anni precedenti.
Per quanto concerne la raccolta obbligazionaria il 2014 ha visto una flessione dello 0,1%, effetto contrario nella raccolta del settore privato che ha visto un incremento dello 0,4% annuale.
Gli analisti sostengono che se il tasso di sofferenza dovesse rimane stabile, la vera crescita dovrebbe arrivare nel prossimo biennio.
Questa previsione trova conferma nel nostro osservatorio, che ha rilevato un aumento delle richieste, con un aumento degli importi erogati, infatti l’ importo medio richiesto nel gennaio del 2014 era di 11.717 euro mentre quello del 2015 è di 12.298 €, un aumento netto del 5%.
Nel 2015 sono aumentate anche le richieste di finanziamento di importi più elevati +2,1%, per le classi comprese tra i 10.000 e i 25.000 euro.
In aumento anche la domanda di prestiti nel centro sud, con un aumento medio del 1,7%, effetto contrario al nord con una riduzione delle richieste del 1,2%.
Aumentano anche le richieste dei consumatori di età compresa tra 45 e 55 anni.
Un importante dato deriva dall’ estrema competitività dei prestiti online che si confermano molto più convenienti rispetto ai canonici prestiti sia personali che finalizzati.
Facciamo un esempio, un prestito online ha un taeg pari al 6,54% mentre un prestito tradizionale ha un taeg pari al’ 8,40% per quel che concerne il credito finalizzato, mentre sale ulteriormente se si passa al credito personale con 11,89% di interessi sul taeg.
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mercoledì 18 febbraio 2015

Boom di erogazioni di prestiti per le Pmi dal fondo di garanzia


http://prestitimutuionline.com/…/Boom-di-erogazioni-di-pres…

Sono molti i successi riscossi dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese innovative, nell’ ultimo trimestre infatti il numero delle nuove starup finanziate è cresciuto molto e il fondo ha erogato prestiti per un totale di 120 milioni di euro
Il fondo di garanzia per le startup è in vigore ancora da settembre 2013, ma solamente in questi ultimi mesi ha iniziato ad erogare prestiti alle iniziative imprenditoriali più giovani e rivoluzionarie, erogando cosi di conseguenza finanziamenti sempre più cospiqui.
Il fondo garantisce l’ 80% dell’ importo finanziato, il quale arriva a un contributo massimo di 2 milioni e mezzo di euro, con i suoi prestiti il fondo ha finanziato 279 imprese.
I prestiti a medio lungo termine hanno avuto un importo medio di 60.000 euro.
La regione che ha richiesto più prestiti per le proprie startup è stata la Lombardia che ha visto erogare un cifra attorno ai 59 milioni di euro.
A seguire la Lombardia ci sono le regioni dell’ Emilia - Romagna e dell’ Abruzzo.
Gli ultimi posti di questa speciale classifica ci sono Valle d’ Aosta con soli 2 prestiti erogati, il Molise sempre con due prestiti, la Sicilia con 4 prestiti e la Calabria con 6 prestiti.
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martedì 17 febbraio 2015

Sospendere il mutuo è cosi conveniente ?



http://prestitimutuionline.com/…/Sospendere-il-mutuo-e-cosi…

Deve ancora essere trovato un accordo tra Ministero dell’ Economia, associazioni delle imprese, associazione dei consumatori e l’ Abi per la nuova moratoria sui mutui.
Questo accordo deve essere ancora ben definito, ma è stata prorogata per tre mesi la possibilità per imprese e famiglie di sospendere il proprio mutuo, ancora nei termini stabiliti nella legge emanata nel 2013. Quindi da oggi fino al 31 marzo di quest’ anno, sarà ancora possibile sospendere per un anno il pagamento della quota capitale del mutuo o del finanziamento in corso.

Negli ultimi anni molte famiglie ed imprese hanno deciso di sospendere per un anno il pagamento del proprio mutuo, questo per superare la flessione dovuta dalla crisi economica.
Ma vediamo da più vicino in cosa consiste la sospensione del mutuo e con i relativi costi.
La nuova moratoria 2015/2017 prevede un unica sospensione del mutuo, senza pagare la quota capitale, mentre dovrà continuare a corrispondere la quota interessi.
La sospensione del mutuo risulta avere costi maggiori derivati dalla sospensione del pagamento delle rate mensili per un anno e in aggiunta è stato stabilito un costo aggiuntivo per il consumatore pari al 10% in più rispetto al mutuo iniziale.
Proprio per questi motivi la sospensione del mutuo può risultare essere più onerosa per i mutuatari che all’ inizio hanno deciso di stipulare un mutuo a tasso fisso e alla ripresa dei pagamenti dovranno corrispondere la differenza tra il valore corrente dell’ Eurirs e quello stabilito all’ inizio del contratto di mutuo.
Ci sono casi in cui gli istituti di credito offrono al mutuatario la possibilità di rimborsare ratealmente gli interessi decorsi nel periodo di sospensione a tasso zero.
Il suggerimento è quello di informarsi accuratamente presso la filiale della vostra banca per discutere accuratamente i pro e contro della sospensione del mutuo.
Teniamo presente che comunque i costi della sospensione di un mutuo dipendono soprattuto dalla durata della sospensione.
Per ora finché non verranno ufficializzati gli accordi tra le parti sociali resta accessibile per tutto il 2015 il fondo soliedarità per l’ acquisto della prima casa.

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lunedì 16 febbraio 2015

E scattato il momento di erogare più prestiti ai giovani


http://prestitimutuionline.com/news/460/71/E-scattato-il-momento-di-erogare-piu-prestiti-ai-giovani.html

I prestiti ai giovani sembrano aver acquistato una posizione di maggior rillievo nel mercato del credito, infatti sempre più istituti di credito sembrano essere molto più predisposti ad erogare prestiti alla fascia d’ età under 34 anni.
Nel 2014 gli under 34 hanno richiesto prestiti per un totale del 22,5% dell’ intero mercato del credito al consumo. I prestiti finalizzati hanno fatto registrare un autentico record con un pico del 24,5%. Per quanto riguarda i mutui questa fascia d’ età ha richiesto circa il 30% del totale delle richieste.

Un trend positivo sostenuto da altri fattori esterni, come mostrano i dati pubblicati dalla CRIF.
Nonostante questo aumento delle richieste di prestito, rimane una certa diffidenza tra le concessione di prestito ai giovani e alle restanti fasce d’ età.
La fascia d’ età degli under 34 per quanto riguarda il rapporto tra domanda e concessione del credito è nettamente migliorata anche ne credito al consumo.

Di questo miglioramento nella consapevolezza della classe di popolazione più giovane se ne sono accorti molti istituti di credito e finanziarie che creano appositamente prodotti mirati per la clientela più giovane.
Nonostante i numeri siano ancora ridotti, questa dinamica dimostra un segnale di fiducia verso questa categoria di soggetti, la quale ha subito anche maggiormente gli effetti della crisi economica, a causa della disoccupazione e della precarietà lavorativa.

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giovedì 12 febbraio 2015

Aumentano le erogazioni di nuovi mutui grazie alle surroghe



http://prestitimutuionline.com/news/458/71/Aumentano-le-erogazioni-di-nuovi-mutui-grazie-alle-surroghe.html

Forte ripresa delle concessioni di nuovi mutui per acquistare casa. Questo è quanto rileva l’ Abi, infatti il 2014 si è chiuso positivamente con 25,2 miliardi di euro di nuovi mutui in più rispetto al 2013. Le erogazioni di mutui nel 2014 supera di ben lunga anche il 2012, dove i mutui erogati ammontavano a 20,7 miliardi di euro.

Il 18% dei nuovi mutui erogati derivano dalla rinegoziazione dei vecchi mutui.
In crescita anche i mutui a tasso variabile che rappresentano il 77,5% dell’ intero comparto.
Il rapporto dell’ Abi è stilato in base a un campione di 84 banche e rappresenta l’ 80% dell’ intero mercato bancario italiano.

Può essere la definitiva ripresa questa?
Ebbene si secondo gli esperti del settore, questa sembra essere la tanto agognata ripresa del credito, infatti già da inizio 2015 si sta registrano una ripresa delle transazioni.
Un segnale importante è dato dalla compravendita di immobili di livello medio alto, visto che già nel 2014 si è registrato un incoraggiante aumento di compravendite pari al 6%.

E’ vero che i mutui aumentano, ma molti di questi si devono ai nuovi contratti avvenuti per sostituzione del vecchio mutuo, aggevolati dai tassi d’ interesse correnti molto bassi.
Ma nonostante questo per erogare un mutuo le banche richiedono garanzie che non in molti riescono a presentare.

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mercoledì 11 febbraio 2015

Calano le sofferenze bancarie, i tassi d' interesse ma anche le erogazio di nuovi prestiti


http://prestitimutuionline.com/…/Calano-le-sofferenze-banca…

I prestiti bancari al settore privato a fine 2014 sono diminuiti del 1,6%, stesso livello raggiunto nel mese di novembre.
Secondo Banca Italia i prestiti alle famiglie sono diminuiti dello 0,5%, stessa situazione si è verificata nel mese precedente di novembre.
I prestiti alle aziende non finanziarie invece sono diminuiti su base annuale del 2,3%, mentre nel mese di novembre si è toccato il tasso record del - 2,6%.

Nonostante questa situazione di restrizione, nella concessione del credito, i tassi legati ai mutui bancari sono diminuiti ancora.
Sempre secondo Bankitalia i tassi d’ interesse nel mese di dicembre erano al 3.09%, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo erano al 8,06%.
Per quanto riguarda i prestiti alle nuove società non finanziarie, con importo inferiore a 1 milione di euro sono pari al 3,31%, quelli sui nuovi prestiti superiori al milione di euro la soglia arriva al 2,15%.
Notizia positiva per le banche che in questo anno hanno visto ridursi le sofferenze,
Bankitalia sostiene che non vi può essere una crescita senza correzione sulle cartolarizzazioni, infatti nel mese di dicembre è risultata pari al 15,2% contro il 18,4 del mese di novembre.

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martedì 10 febbraio 2015

Soffragio di Surroghe del mutuo, + 53,8 % rispetto al 2014



http://prestitimutuionline.com/news/456/71/Soffragio-di-Surroghe-del-mutuo-53-8-rispetto-al-2014.html

Nel mese di gennaio sono cresciuti i mutui erogati tramite surroga o sostituzione, infatti solo da inizio anno a oggi le surroghe dei mutui sono aumentate del 53,8%, rispetto al primo trimestre 11,2% e al secondo trimestre del 2014, dove le surroghe erano attorno al 32%.
Questi sono tra i principali dati che emergono dalle ultime ricerche sul mercato dei mutui. 

Da inizio anno le richieste dei mutui, per la classe loan to value, tra il 70% e 80% del valore dell’ immobile sono aumentati rispetto lo stesso periodo del 2014 del 26%.
Sempre nel mese di gennaio i mutui erogati con il tasso variabile si sono assestati al 69,2% rispetto ai mutui a tasso fisso, i quali sono attorno al 31%, in leggero aumento rispetto il secondo trimestre del 2014.

Per quel che concerne la durata dei mutui, sottoscritti sempre da inizio anno, spiccano con il 38,5% i mutui a 20 anni.
L’importo medio erogato dei mutui è pari a 141.639 euro, in aumento rispetto al secondo semestre del 2014 che ammontava 122.261 euro.
I mutui erogati vengono distribuiti  per il 54% al Nord, seguiti al centro con 23,1% mentre il sud segue con il 15,5% dei mutui erogati,  fanalino di coda le isole con il 7,7% dei mutui erogati.

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lunedì 9 febbraio 2015

Regioni: Agevolazioni per chi è in difficoltà nel pagare le rate del mutuo


http://prestitimutuionline.com/news/455/71/Regioni-Agevolazioni-per-chi-e-in-difficolta-nel-pagare-le-rate-del-mutuo.html

In questo duro periodo dove acquisire una casa rappresentano una vera e propria impresa, le Regioni rapprenstano una vera e propria risorsa per chi è interessato ad acquistare la prima casa, questo grazie agli incentivi a fondo perduto messi a disposizione della Regioni.
Infatti sono numerosi i bandi che le Regioni emanano per l’ ottenimento di contributi o agevolazioni per l’ acquisto della prima casa.

Naturalmente possono partecipare a questi bandi solamente una certa “elite” di persone che rispondono a determinati requisiti, naturalmente questi requisiti variano da territorio a territorio e a seconda dei bandi. Uno tra questi ultimi bandi voluto dalla regione Lazio prevede un contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro per le famiglie in difficoltà nel  rispettare le scadenze mensili del mutuo per l’ acquisto della prima casa.

Il nucleo famigliare per poter usufruire delle agevolazioni, deve disporre della cittadinanza italiana, deve aver dimorato nella regione Lazio, deve possedere la residenza anagrafica da almeno cinque anni continuativi, non deve possedere nessuna proprietà, comproprietà, nuda proprietà, usofrutto in tutto il territorio nazioniole ed europeo.
Inoltre non deve aver beneficiato di agevolazioni pubbliche, per tutto quel che concerne la costruzione, l’ acquisto o il recupero di abitazioni.

Inoltre il nucleo famigliare richiedente deve avere un reddito imponibile (ai fini irpef)  non inferiore a 10.000 euro e allo stesso tempo non deve superare il valore di 30.000 euro ai fini isee.

La domanda può essere presentata da un nucleo famigliare composto da coniugi conviventi, da un solo genitore o da conviventi more uxorio.
Per quel che concerne l’ abitazione non deve essere  acquisito da parenti diretti e non può avere una superficie abitabile superiore ai 95 metri quadri.

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venerdì 6 febbraio 2015

Più elasticità delle finanziarie per iPresiti senza busta paga



http://prestitimutuionline.com/news/454/71/Piuelasticita-delle-finanziarie-per-iPresiti-senza-busta-paga.html

Sono in aumento i prestiti online e anche le richieste di prestiti senza busta paga, questa particolare situazione è dettata da una situazione economica di recessione e di conseguenza ha ridotto anche il numero di persone “capaci” di presentare le dovute garanzie per ottenere un prestito. Questo situazione ha lasciato molte persone che necessitano di immediata liquidità.

L’ attuale condizione presenta una grande domanda di prestiti, ma con meno persone in grado di offrire le garanzie richieste. Se attualmente le banche non erogano prestiti o mutui perchè mancano le dovute garanzie per fortuna ci sono finanziarie disposte a mostrare più elasticità, proponendo alle persone non in possesso di una busta paga fissa piccoli prestiti online fino a un massimo di 10.000 euro.

Molteplici sono le offerte che riguardano i prestiti senza busta paga, inoltre esistono anche i prestiti per i giovani che seguono le stesse condizioni dei prestiti senza busta paga.
Naturalmente si consiglia di comparare più offerte per scegliere la soluzione più conveniente.
Richiedendo un preventivo gratuito a prestiti mutui online riceverai entro le prossime 24 ore  Gratuitamente un preventivo con le migliori condizioni di prestito presenti sul mercato.

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mercoledì 4 febbraio 2015

Il macigno dei mutui in franchi svizzeri


http://prestitimutuionline.com/news/452/71/Il-macigno-dei-mutui-in-franchi-svizzeri.html

La Banca Nazionale Svizzera dopo l’ ultima manovra eseguita di recente, ha deciso di eliminare il tasso di cambio minimo tra l’ euro e il franco svizzero.
Questa manovra è stata del tutto inaspettata che ha colto di sorpresa anche gli stessi addetti ai lavori.

Il tasso precedente era 1 euro per 1,20 franchi svizzeri, questo cambio come spiega il Presidente della Bns era stato introdotto ancora nel 2011, in un periodo di grande incertezza sui mercati e di sopravvalutazione dello stesso franco svizzero.

Questo provvedimento preso dai vertici della Bns, riuslta essere non più sostenibile se si prende in considerazione l’ indebolimento dell’ euro durante gli ultimi anni rispetto al dollaro, questo di conseguenza ha causato un indebolimento del franco svizzero rispetto la moneta americana.
Per non creare un effetto stagante sull’ economia la Bns ha deciso di intervenire direttamente sul costo della moneta ordinando un taglio di 0,5 punti percentuali.

Una decisione discutibilmente rischiosa che porta numerosi punti interrogativi, come ad esempio tutti quei correntisti che hanno deciso di accedere mutui in franchi svizzeri, oppure chi ha deciso di fare investimenti spinti dai tassi vantaggiosi che offriva la moneta elvetica.

Prendiamo come esempio un mutuo stipulato nel 2007, anno in cui i mutui in valuta elvetica hanno monopolizzato la scena europea, grazie al tasso vantaggioso offerto dal Libor che al tempo era inferiore all’ euribor.
Un mutuo da 100.000 euro avrebbe avuto una rata mensile pari a 645 euro mensili, oggi dopo questa operazione della Bns la rata mensile balza a 765 euro, riscontrando un aumento del 17%. Se i clienti che hanno deciso di adottare il libor avessero prediletto l’ euribor oggi si troverebbero a pagare la rata mensile del mutuo meno di 500 euro ovvero il 35% in meno.

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lunedì 2 febbraio 2015

Abi: Prestiti e Mutui mai cosi bene



http://prestitimutuionline.com/news/451/71/Abi-Prestiti-e-Mutui-mai-cosi-bene.html

Secondo i dati diffusi dall’ Abi il 2014 è stato un anno caratterizzato da una buona attività di credito, questa ha visto crescere sopratutto le erogazioni di mutui per l’ acquisto della prima casa e dei prestiti al consumo.

I dati di fine 2014 mostrano un quadro incoraggiante, infatti il totale dei prestiti erogati da banche e finanziarie a famiglie e aziende supera quota 1.800 miliardi di euro, in aumento di 100 milioni rispetto alla raccolta bancaria complessiva dello stesso periodo.
Questo dato è il miglior segnale di ripresa dal 2012.
Nell’ ultimo mese del 2014 i prestiti sono aumentati su base mensile, incoragiati anche dall’ importante crescita dei mutui che ha fatto segnare un autentico record +31% nei primi mesi del 2014, i prestiti personali e i prestiti finalizzati invece sono cresciuti su base annua del 10%.

Anche i prestiti concessi alle aziende sono tornati a crescere, infatti prestiti con importo inferiore a un milione di euro nel 2014 sono cresciuti del 2,2% rispetto all’ anno precedente.
Infatti a spingere più consumatori a sottoscrivere un prestito sono stati i tassi di interesse molto bassi, che hanno incoraggiato sempre più consumatori a sottoscrivere un prestito.
Secondo l’Abi il tasso d’ interesse medio, applicato nel 2014 sul totale dei prestiti erogati arriva a quota 3,61%, mentre quello applicato ai mutui tocca il 2,76%.

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mercoledì 28 gennaio 2015

Come ottenere un mutuo con un semplice click



http://prestitimutuionline.com/news/449/71/Come-ottenere-un-mutuo-con-un-semplice-click.html

Richiedere un mutuo al giorno d’ oggi è molto più semplice rispetto a qualche anno fa, grazie al web. Infatti oggi grazie a qualche click si può accedere al mutuo tanto sperato.
Inoltre i mutui online hanno spese di istruttoria e gestione molto più bassi rispetto ai canonici mutui, tenendo in considerazione anche i favorevoli tassi d’ interesse vigenti.

Le spese legate ai mutui online risultano essere molto irrisorie visto che tutte le procedure vengono espletate automaticamente dal computer, inoltre con i mutui online si riesce a individuare all’ istante i prodotti più convenienti fin da subito.
Nonostante in rete stiano spopolando le banche che operano esclusivamente su internet, sono i portali come Prestitimutuionline.com che danno la possibilità al cliente di scegliere la soluzione migliore tra decine di offerte.

I mutui online hanno le stesse caratteristiche dei soliti mutui, possono essere a tasso fisso o variabile, avere un periodo di ammoratamento che arriva fino a 40 anni e possono essere richiesti per l’ acquistare la prima casa o la seconda, oppure possono essere richiesti per  effettuare una ristrutturazione o per ottenere liquidità.
Per scoprire i dettagli del mutuo o del prestito, bisogna compilare il format con i dati necessari per per elaborare la domanda.
Questo significa segnalare il reddito mensile, la città di residenza, la durata del mutuo, la finalità del mutuo, il tasso prescelto, il valore dell’ immobile e l’ importo del prestito che si vuole ottenere.

Arrivati a questo punto bisogna procedere con una richiesta di fattibilità “gratuita” e aspettare qualche ora per sapere l’ esito della domanda che avverrà entro le 24 ore dall’ avvenita domanda di finanziamento.
I mutui online sono uguali ai canonici mutui erogati dalle banche e quindi vigono le stesse regole o sanzioni in caso di un eventuale ritardo nei pagamenti delle rate.

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martedì 27 gennaio 2015

Mutui sempre più conveniente con taglio del costo del denaro e tassi d' interesse ai minimi storici


http://prestitimutuionline.com/news/448/71/Mutui-sempre-piu-conveniente-con-taglio-del-costo-del-denaro-e-tassi-d-interesse-ai-minimi-storici.html

Con l’ ultima manovra effettuata dalla Bce, famiglie ed imprese riusciranno ad accedere a nuovi prestiti e a nuovi mutui.
Considerando il costo del denaro che in prospettiva viene stimato estremamente basso, si crea uno scenario assai favorevole sia per chi è interessato ad acquistare immobili sia per chi ha già in essere un mutuo stipulato da qualche anno.

I tassi fissi legati ai mutui sono ai minimi storici, infatti le offerte più competitive partono da tassi fissi attorno al 3% anche per mutui con durata molto lunga, mentre i mutui a tasso variabile sono sotto la soglia del 2%.
Questi livelli possono essere limitati ancora verso il basso nelle prossime settimane, in correlazione alle misure adottate dalla Bce.

Con tassi cosi bassi risultano essere importanti anche le detrazioni fiscali, infatti se prendiamo un mutuo con un importo medio di 120 mila euro è possibile godere a pieno la detrazione del 19% dell’ Irpef legata ai tassi passivi sui mutui della prima casa.

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lunedì 26 gennaio 2015

Mutui Integrativi: per ottenere maggiore liquidita



http://prestitimutuionline.com/news/446/71/Mutui-Integrativi-per-ottenere-maggiore-liquidita.html

Non sono in molti a sapere che quando un solo mutuo non basta, si può stipulare un secondo che possa soddisfare a pieno le esigenze del consumatore.
Questa particolare tipologia di mutui offre al consumatore  una seconda possibilità per ricevere nuova liquidità.

In poche parole si tratta di un secondo mutuo che si può richiedere direttamente alla banca stessa con cui si ha già in essere un mutuo oppure con un altro istituto di credito.
Bisogna tener presente che l’ erogazione del mutuo integrativo ha una soglia limite oltre la quale non è possibile concedere più credito.
Questo limite è calcolato mettendo in relazione la differenza tra il valore immobiliare e l’ ipoteca scritta su di esso.
La differenza che ne esce tra i due valori rappresenta la somma limite di finanziamento.

Proprio per questo speciale tipo di finanziameno, gli istituti di credito risultano essere molto severi e intrasigenti sull’ intera somma del capitale finanziato.
Infatti molto spesso gli istituti di credito concedono mutui integativi con importi molto ridotti rispetto al capitale messo in garanzia.
Questo è giustificato dal fatto che l’ immobile essendo già stato sottoposto a ipoteca nella concessione del primo mutuo, la secondo ipoteca messa a garanzia risulterà essere più bassa rispetto la prima.

Facciamo un esempio, se il primo mutuo era stato concesso con un ipoteca pari al 70% del valore delll’ immobile, il mutuo integrativo potrà essere concesso solamente per un valore pari al 30% del valore dell’ immobile.
Quindi se il finanziamento era di 70.000 euro e l’immobile era valutato 100.000 euro, il mutuo integrativo potrà essere staziato per altri 30.000 euro e non di più.

Con la stipulazione di un mutuo integrativo si possono detrarre gli interessi passivi relativi al finanziamento, cosa non prevista per i mutui sulla prima casa.
Per richiedere un mutuo integrativo bisogna presentare la documentazione relativa al primo mutuo, comprensiva di dati personali anagrafici, dati reddituali e immobiliari.
Oppure si può decidere di trasferire il proprio mutuo verso altri istituti di credito in modo da poter sfruttare pienamente gli effetti positivi della surroga del mutuo.

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