lunedì 23 marzo 2015

Il Prestito Ipotecario una soluzione per ottenere subito liquidità



http://prestitimutuionline.com/news/476/71/Il-Prestito-Ipotecario-una-soluzione-per-ottenere-subito-liquidita.html

Da poco il prestito vitalizio ipotecario è legge, infatti la commissione finanze del tesoro del Senato ha approvato la normativa che garantisce una maggiore liquidità ai pensionati in difficoltà economiche oppure con esigenze di spesa.
In poche parole si tratta di un alternativa alla nuda proprietà, che permette a persone over 60 di ottenere un prestito garantito derivante dalla propria abitazione senza però perderne il possesso.

Ma vediamo come funziona questo prestito vitalizio ipotecario.
Un proprietario di un immobile con età superiore a 60 anni chiede un prestito che può essere a tasso fisso o a tasso variabile, la scadenza del prestito non è fissata e non esiste il rimborso tra la quota capitale o le quota interessi del prestito.
Inoltre il proprietario non perde la proprietà dell’ immobile e non è tenuto a lasciare la casa in caso di mancata restituzione del prestito ricevuto.
La banca lascia l’ opportunità ai figli del proprietario di poter recuperare l’ immobile messo a garanzia, rimborsando il credito in un unica soluzione o gradualmente, estinguendo cosi l’ ipoteca sull’ immobile.

Tornando ai tassi d’ interesse, il tasso può variare dal valore ella commerciabilità della casa messa a garanzia e dell’ età del debitore, altro fattore che condiziona il tasso è la presenza di un coniuge che in caso di decesso otterrebbe la proprietà dell’ abitazione.

Il soggetto finanziatore del prestito come ad esempio la banca, può richiedere la soluzione del contratto se il debitore ritarda di pagare la rata mensile per almeno 7 volte anche non consecutivamente.
Altre condizioni che possono originare il rimborso integrale del debito in un unica soluzione sono:

  • In caso di decesso del proprietario che ha ricevuto il finanziamento
  • Se la proprietà o altri diritti di godimento sull'immobile vengono trasferiti, anche solamente in parte;
  • Se si compiono interventi tali da ridurre il valore dell'immobile.

Se durante un anno dal verificarsi di una di queste condizioni il prestito non venisse rimborsato, il creditore ha la possibilità di vendere l’ immobile al valore di mercato, meno il 15% di valore ogni 12 mesi fino al momento della vendita.

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venerdì 20 marzo 2015

"Cattivi Pagatori" un segno indelebile...


http://prestitimutuionline.com/news/475/71/Cattivi-Pagatori-un-segno-indelebile.html

Le conseguenze nell’ essere considerati “cattivi pagatori” comporta numerose grane.
Quindi è bene prestare molta attenzione alle scadenze con banche e finanziarie.
In caso contrario in cui il debitore non dovesse rispettare gli accordi, sul rimborso di un mutuo o di un prestito, la banca o la finanziaria provvederà a segnalare il proprio cliente ai sistemi informativi che vigilano sulle posizioni creditizie dei clienti.

Se si è stati segnalati come “cattivi pagatori”, questo rende tutto molto più difficoltoso la concessione di un nuovo prestito, sia a lunga e a breve durata.
In Italia la banca dati autorizzata a raccogliere queste informazioni è la Centrale Rischi, dove sia persone fisiche che giuridiche possono consultare gratuitamente i dati raccolti.

Per poter accedere a questi dati occorre compilare un apposito modulo presente in qualsiasi filiale, con in allegato la fotocopia del documento d’ identità del richiedente e inviarlo tramite posta elettronica certificata o consegnare la richiesta direttamente agli sportelli.
Il risultato sarà successivamente consegnato dalla Banca d’ Italia tramite  posta certificata.

E’ giusto precisare che la presenza del proprio nome all’ interno del database della centrale rischi non significhi per forza di cose essere cattivi pagatori, perché il sistema contiene tutti i nominativi dei soggetti che hanno contratto un debito con una cifra superiore ai 30.000 euro.
Si diventa cattivi pagatori quando si accertano effettive sofferenze, quindi insolventi.
Lo status di cattivo pagatore rimane per tre mesi di tempo, anche dopo aver saldato il debito contratto.

Situazione diversa per le cosiddette SIC (sistemi di informazione creditizia) che sono la CRIF ed EXPERIAN ecc.
 Queste banche dati private, raccolgono mensilmente tutte le segnalazioni effettuate dalle banche e mettono a disposizione dei proprio clienti un vero e proprio archivio aggiornato della storia creditizia di un cliente.
In questo caso se si salta il pagamento delle rate si viene segnalati in automatico tra gli insolventi, in queste banche dati, una volta segnalati non è più possibile cancellare lo status di cattivo pagatore.

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lunedì 9 marzo 2015

Diminuisce lo spread e aumentano i prestiti a privati ed aziende +0,5%


http://prestitimutuionline.com/news/471/71/Diminuisce-lo-spread-e-aumentano-i-prestiti-a-privati-ed-aziende-0-5.html

Dopo cinque anni il differenziale tra i btp italiani e i bund tedeschi è sceso sotto la soglia dei 100 punti base. Questo trend registra un vero autentico record visto che nel 2011 lo spread aveva toccato la soglia dei 500 punti base, tra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi.
 Con il passare del tempo e l’ attuazione di nuove riforme economiche ha permesso questo aumento della fiducia nel nostro paese che ha fatto diminuire gradualmente il differenziale tra i nostri titoli e quelli tedeschi.
Scendendo sotto quota 100 punti base, il tasso di rendimento è dell’ 1,305% per i titoli decennali.
Uno spread cosi basso porta conseguenze molto positive soprattuto nel mercato del credito.

Con l’ aumento della fiducia da parte degli investitori che ripongono molta fiducia sui titoli di Stato italiani, più in arrivo il programma di quantitative Easing messo in campo dalla Banca Centrale Europea, spingeranno gli istituti di credito italiani ad erogare molto più credito a privati ed aziende
con tassi più contenuti rispetto a quelli correnti.

Con l’ acquisto di Titoli di Stato italiano, da parte della Banca centrale Europea permetterà maggiori disponibilità finanziaria alle banche.
Con questa manovra tutte le banche potranno contare su un tesoretto che potranno destinare a finanziare famiglie e imprese, attraverso l’ erogazione di nuovi prestiti personali e nuovi mutui.
Secondo le ultime analisi di mercato, gli spread attualmente in ribasso permetteranno di applicare tassi di interesse molto più ridotti rispetto a quelli attuali, quindi è prevedibile che durante l’ anno si verifichino miglioramenti delle condizioni economiche del mercato del credito.
Anche la Banca Centrale Europea rileva un primo effetto positivo, infatti i prestiti erogati nella zona euro sono cresciuti dello 0,5%.


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mercoledì 4 marzo 2015

Prestiti : Meno erogazioni più restituzioni



http://prestitimutuionline.com/news/470/71/Meno-erogazioni-piu-restituzioni.html

Da inizio 2011 a oggi gli italiani che hanno restituito i prestiti ricevuti sono maggiori rispetto ai nuovi clienti che hanno ricevuto un nuovo prestito.
Detta in maniera più pratica e precisa, i flussi di restituzione dei prestiti erogati a famiglie ed aziende superano di gran lunga le nuove erogazioni effettuate dalle banche.
Questa tendenza dovrebbe durare nei anche nei prossimi mesi, questo è quello che sostiene l’ Abi, l’ associazione che rappresenta tutto il comparto bancario italiano.
Uno studio della confommercio evidenzia che nonostante la crescita di nuove erogazioni di prestiti nell’ ultimo trimestre del 2014, rimane ancora amplia il divario con il 2011.

A dicembre 2014 l’ intero ammontare dei prestiti erogato dalle banche ammontava a 1.405 miliardi di euro, 11 miliardi in meno rispetto dicembre 2013, ulteriormente inferiore di 107 miliardi a dicembre 2011.
Nel periodo tra il 2011 e il 2014 i prestiti non concessi alle imprese sono stati pari al 9,5%, mentre i prestiti negati alle famiglie ammontano al 3,5%.
Una vera e propria debacle, infatti nel lontano 1998 il credito bancario concesso alle imprese ammontavano al 67%, oggi invece si aggira attorno al 58%.

Attualmente le imprese italiane stanno continuando a rimborsare i propri prestiti pregressi, senza riuscire ad accedere a nuovi prestiti, questo dato evidenzia una mancanza di investimenti sul lungo periodo evidenziando cosi una situazione di mancata crescita.
Stessa situazione appartiene al comparto famiglie, i prestiti ai privati infatti si riducono, oltre ai prestiti anche i mutui erogati alle famiglie hanno subito una netta riduzione delle erogazioni infatti dal 2013 al 2014 sono 2,3 i miliardi in meno che le banche hanno deciso di non prestare.
Anche in questo caso, come ad esempio i prestiti alle aziende i nuovi mutui o prestiti sono inferiori alle rate pagate della famiglie per saldare i debiti.

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lunedì 2 marzo 2015

Boom di richieste di prestito nel mese di gennaio


La richiesta di prestiti nel mese di gennaio è aumentata considerevolmente, lo testimonia il barometro Crif. Quest’ anno le famiglie italiane che hanno richiesto un prestito sono state superiori rispetto a quelle del 2014, ad aumentare non sono solo i prestiti personali ma anche i prestiti personalizzati.

Gennaio 2015 ha registrato un aumento delle richieste di prestito del 6,4% rispetto lo stesso mese del 2014. Le maggiori richieste si sono concentrate sui prestiti finalizzati, i quali sono cresciuti dell’ 8,6%, mentre i prestiti personali sono cresciuti del 3,8%.
L’ importo medio richiesto è di 7.000 euro, 4800 euro per i prestiti finalizzati, mentre 10.000 euro per i prestiti personali. Più della metà delle domande di prestito è stata presentata da clienti con età compresa dai  35 ai 54 anni.

Sono molti gli italiani che ricorrono ai prestiti per coprire piccole spese nel breve periodo, infatti le principali richieste di prestito presentate hanno un importo inferiore a 5000 euro e la durata del prestito è di 1 anno e sei mesi.

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