Banche in cerca di nuovi clienti a cui prestare denaro

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I tempi cambiano e anche le condizioni  di mercato con esse, da qualche settimana è in atto una vera e propria rivoluzione, mentre prima erano gli imprenditori a richiedere un prestito per affrontare la crisi, ora sono le banche ad andare in cerca di nuovi imprenditori a cui prestare soldi.
Si è arrivati a questo paradosso perchè le banche in questo preciso momento sono piene di soldi e sono costrette dalla Bce a prestarli per non incorrere a sanzioni.
Sia chiaro che solo aziende meritevoli possono attingere senza alcun problema a questo denaro, le altre invece che rappresentano la gran parte dell’ imprenditoria italiana rimarrà a secco, attanagliate ancora a sopportare il credit crunch.
Le cosi dette aziende “meritevoli” dovranno superare alti standard per poter ricevere il denaro, tra questi di vitale importanza per l’ erogazione del credito è possedere un di reating A+++ con fatturati superiori a 10 milioni di euro.

Ma come si è arrivati a questo paradosso?
Le principali banche italiane, lo scorso mese si sono riempite le “tasche” di Tltro, ovvero operazioni mirate al rifinanziamento a lungo termine, ottenendo cosi numerosi miliardi di euro da poter prestare a imprese e famiglie. Se questi soldi non venissero prestati,  le banche dovrebbero restituirli alla Bce rischiando di incorrere in penalità.
Nonostante queste aperture da parte delle banche a far credito, le aziende meritevoli di aggiudicarsi questi finanziamenti non sono molte, sopratutto perchè gli standard sono molto elevati e rigorosi, condizioni molto difficili da trovare in una situazione di crisi globale.
Per quanto riguarda il resto è “RISCHIO” ovvero probabilità di vedere il credito concesso deteriorato.
A guidare la classifica del credito deteriorato sono le aziende edili, con una percentuale altissima ovvero il 50% dei crediti non vengono restituiti. Le famiglie invece rappresentano un investimento più sicuro per le banche ,visto che la percentuale del credito deteriorato per i prestiti al consumo si attesta attorno all’ 11% e diminuisce ancora di più  se si prendono in considerazione solo i mutui per l’ acquisto della prima casa.
Proprio per questo motivo le banche iniziano a competere tra di loro per trovare i clienti più affidabili a cui prestare il proprio denaro .

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