mercoledì 11 dicembre 2013

BANCA D'ITALIA: IN ITALIA PREVALE L'USO DEL DENARO IN CONTANTE

Nel Territorio Italiano l'utilizzo del Denaro in Contante governa supremo. Da una relazione di Banca d'Italia, affiora come nell'anno 2012 l'83% dei pagamenti sia stato effettuato con denaro liquido a differenza del 65% in Europa . Inoltre, riguardo i Prestiti, si è rilevato il più grande crollo della Storia, il -3,7%.


I Finanziamenti per i Nuclei Familiari sono diminuiti dell'1,3% per tutto l'anno, quelli ai gruppi non finanziari sono calati del 4,9%. Nel mese di ottobre il Tasso di Crescita (sempre per tutto l'intero anno) è risultato equivalente al 22,9%.


Dalla relazione eseguita da Banca d'Italia su Sepa (Area Unica dei Pagamenti in Euro), nel Territorio Italiano la quantità di azioni per persona annuali, eseguite con mezzi di versamento differenti dal denaro in contante, sono solamente 71 di fronte alle 187 della Media Europea e delle 194 dell'Area Euro.


L'Italia si divide di gran lunga dal resto dei Partner Europei, i quali tra attribuzioni a debito, ordini di versamento, azioni con carte di credito, assegni, eseguono quantità di transazioni con mezzi di versamento differenti dal denaro in contante, più numerose ogni anno.


In special modo, in Italia, tra i mezzi di versamento differenti vengono usati in maggioranza quelli più dispendiosi, per esempio l'Assegno (tra i dispositivi di versamento diversi, nel Territorio Italiano comanda l'Assegno).

Malgrado nel nostro Stato ci sia un'equilibrata divulgazione delle transazione attraverso carte (40%), ordine di versamento e attribuzione a debito diretto sono usati solamente per il 15%-17% delle azioni.


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