martedì 5 agosto 2014

Aumento dei fallimenti aziendali +15,5%. Prestiti per far fronte alle tasse.



Da: Prestitimutuionline.com

Nei primi sei messi di quest’ anno le aziende che hanno dovuto chiudere i battenti sono state oltre 7600, circa il 15,5% in più rispetto lo scorso periodo dell’ anno scorso.
Inoltre nel secondo trimestre del 2014 sono più di 4000 le aziende che hanno aperto una procedura fallimentare.

Analizzando le procedure fallimentari possiamo notare che le più colpite sono le società di capitali (circa il 78%) rispetto ad altre forme giuridiche.
Il settore più in crisi risulta essere quello commerciale che fa segnare un +29% rispetto lo scorso anno, seguono le attività del comparto edilizio con un aumento delle procedure fallimentari del 12,5% e chiude il settore manifatturiero con un aumento dei fallimenti dell’ 8%.

Sempre più spesso vediamo aziende  costrette a chiedere prestiti alle banche per pagare le tasse. Il dato derivante da Unimprese è alquanto allarmante perchè più del 62% delle micro imprese ricorrono a questa strategia per poter onorare i propri impegni verso lo Stato.

Le attività che risultano essere più esposte con le banche risultano essere le attività operanti nel settore turistico e quelle della piccola e grande distribuzione.
Questo perchè annualmente devono fare fronte al pagamento dell’ IMU - TASI che gravita attorno ai grandi possedimenti esempio capannoni e alberghi. 

La cgia di Mestre ha calcolato che l’ impatto che hanno queste imposte patrimoniali (es. Imu, imposta di bollo, il bollo auto e imposta di registro) sulle tasche degli italiani incidono per l’ 89% sul gettito totale.
Il futuro descritto non sembra darci un orizzonte più roseo visto che quest’ anno siamo destinati a pagare di più rispetto gli anni scorsi.

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